Oggi esce la prima delle 4 interviste Steba che introduce al mondo dell’azienda:
tutto sulla sua storia Steba, il logo e lo slogan.
Un interessante confronto con il management dell’azienda di qualità nel settore del packaging cosmetico dal 1987:
Tutto sullo slogan Steba
Steba: l’azienda di qualità nel settore del packaging.
Come mai la scelta dello slogan “Steba: il lato creativo del packaging”?
Abbiamo pensato al “lato creativo del packaging” perché Steba vuole creare, insieme al cliente, qualcosa di unico e di particolare sul contenitore o packaging.
Il nostro obiettivo è quello di dare un servizio completo dalla scelta del prodotto (flacone, flacone airless, vetro, alluminio etc), come “materia prima”, alla personalizzazione finale del prodotto stesso.
È importante per noi avere un rapporto con il cliente, per capire esattamente quello di cui ha bisogno.
Per spiegarci meglio, aiutiamo a scegliere e realizziamo una creatività su un contenitore che noi abbiamo a stock. Il pezzo lo vendiamo in forma anonima in modo che possa essere venduto a qualsiasi tipologia di cliente.
Lo slogan nasce nel 1987 oppure è stato creato successivamente?
E’ stato creato solo due anni fa.
Anche Steba, come un po’ tutte le altre aziende, ha voluto adattarsi alla necessità di comunicare in una frase la sua filosofia.
Si è pensato a questo slogan per definire la nostra identità.
Agli inizi non era così importante. Ora lo inseriamo addirittura nelle scatole per l’imballo classico dei prodotti sempre per identificare Steba.
Il logo Steba
Cosa rappresenta il logo di Steba? E i colori?
Rappresenta una “S” che sta appunto per Steba.
Abbiamo scelto di inscriverla in un cerchio in modo che potesse essere stampato su qualsiasi tipo di immagine, supporto, superficie e prodotto.
I colori li abbiamo scelti mia sorella e io per una nostra duplice preferenza personale, non hanno un significato preciso ma penso che rimarranno questi.
Ci è piaciuto giocare sul negativo della forma. All’inizio il cerchio è la forma che si nota per prima, se però la guardi attentamente, si riconosce la S contenuta proprio nel cerchio e in queste due sfumature (il verde e il giallo).
La storia di Steba
Come nasce Steba?
Steba nasce per un mercato preciso.
Riporto un esempio: una realtà che è agli inizi della propria attività nell’ambito della cosmetica ha la necessità di creare un nuovo tipo di prodotto.
Vorrebbe iniziare con un acquisto limitato di pezzi per capire la domanda e per poi crescere step by step.
Steba è nata proprio per queste realtà.
Agli inizi della storia Steba
Infatti all’inizio Steba aveva davvero pochi competitor a livello nazionale, eravamo in tre, poi pian piano ne sono arrivati tanti altri visto che l’idea era vincente.
Mi ricordo ancora quando in Steba eravamo davvero pochi.
Un’azienda famigliare in cui il mio ruolo era quello di raggiungere qualsiasi cliente.
Cercavo le strade più comode e veloci, prendevo la mia macchina e seguivo le indicazioni segnate sulla cartina.
All’epoca facevo addirittura le vendite al telefono perché non c’era ancora internet.
C’erano giornali specifici con tutto l’elenco dei clienti e dei fornitori, chiamavo e fissavo l’appuntamento.
È stata una scuola in tutti i sensi.
Soprattutto nel rapporto con i clienti, anche perché ai tempi ero una ragazzina con la valigetta. Gli uffici acquisti erano solitamente popolati da uomini molto più grandi di me che inizialmente dubitavano delle mie competenze ma che rimanevano poi stupiti quando fornivo tutte le informazioni che conoscevo.
A me piace tanto il mio lavoro, ho una continua curiosità e voglia di imparare per rimanere sempre al passo con tutte le innovazioni e trend.
Alla fine hai fatto esperienza direttamente sul campo.
Sì, chiamavo o venivo chiamata, prendevo la macchina per raggiungere il cliente.
La mia esperienza è stata sulla strada.
Credo che nel nostro settore l’aspetto più bello sia quello di “essere un commerciale” nel senso che devi avere la voglia di approcciarti a qualcosa di diverso dal tuo ambito.
È molto diverso vendere il flacone in plastica e andare dal cliente a proporglielo.
La differenza è nel confrontarsi con il cliente, ascoltarlo e capire che tipologia di prodotto deve creare e indirizzarlo verso un prodotto piuttosto che un altro.
E’ proprio questa la parte più creativa e bella: la parte “progettuale” ovvero il realizzare insieme al cliente qualcosa che possa soddisfare lui e anche Steba.
Vai alla seconda parte dell’intervista!
“I contenitori per cosmetici, il packaging Steba”
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