La terza parte dell’intervista con il management di Steba: un confronto interessante su un tema di grande attualità come i “contenitori plastic free”.
Ti proponiamo una breve lettura della presentazione generale dell’intervista, vai all’Intervista Steba
E se ti abbiamo incuriosito, non perdere le prime due parti dell’incontro con argomenti di grande curiosità e interesse:
I contenitori plastic free Steba
Cosa ci puoi dire dell’attuale approccio plastic free. Un trend a cui anche Steba è attenta?
Approfitto della domanda per porre l’attenzione proprio su questo argomento così attuale.
Noi “professionisti della plastica” siamo i maggiori imputati per l’inquinamento.
Ma il problema non è solo nella produzione, credo sia soprattutto nella poca sensibilità da parte del consumatore che non è attento al corretto uso della raccolta differenziata.
Purtroppo la poca attenzione del consumatore nel gettare il “rifiuto” nell’apposito cestino riduce anche la possibilità, a noi produttori della plastica, di avere prodotti riutilizzabili.
Credo possa essere una buona iniziativa quella di sensibilizzare i ragazzi, anche nelle scuole, perché una buona pratica parte proprio dal saper buttare (e quindi riciclare) il rifiuto in plastica.
In conclusione, c’è ancora poca sensibilità nel riutilizzo. Dallo smaltimento del piccolo consumatore alle aziende che non hanno ancora una struttura adatta per poter ri-lavorare la plastica.
Ma non solo, c’è poca “voglia” di utilizzare contenitori in plastica riciclata.
In altre parole, il cliente non è “pronto” alla scelta di un riciclato perché si trova di fronte a un prodotto funzionale ma non bello esteticamente come quello vergine.
Steba e i prodotti green
Tra i vari prodotti Steba, proponete anche del bio-packaging?
Oltre al PET e al PE (polietilene) riciclato, abbiamo anche il “Sugar Cane”: un flacone creato dalla lavorazione dello zucchero di canna.
Durante la produzione del flacone in polietilene, l’etanolo (utilizzato per la produzione) è quello dello zucchero di canna e non del petrolio.
Il risultato finale del PE e del PE Sugar Cane è lo stesso, solo che quest’ultimo è completamente “verde”.
C’è una crescente richiesta consapevole di articoli riciclati da parte dei clienti Steba?
Abbiamo tantissime richieste ma il cliente ha ancora bisogno di essere indirizzato correttamente per conoscere bene i materiali e le loro differenze.
Per maggiore chiarezza provo a spiegare il materiale PET.
Il PET è una materia sintetica (plastica) riciclabile al 100%.
La sua qualità migliore è che non perde le proprietà fondamentali durante il processo di recupero. Il PET può essere così trasformato ripetutamente per la realizzazione di altri prodotti pregiati.
Il PET 100% vergine è completamente trasparente e, se confrontato con il vetro, da lontano non si distinguono.
Il PET al 50% di materiale riciclato assume, però, una colorazione leggermente più scura.
Infatti il colore tende più sul grigiastro o sul verdognolo a seconda di quante bottiglie di plastica di acqua naturale e minerale sono state inserite all’interno della produzione del riciclaggio.
I prodotti green: le difficoltà
Non è possibile avere una “panoplia” dei colori perché il prodotto finale dipende dai materiali utilizzati durante il ciclo di produzione.
In altre parole, l’estetica finale, ovvero il colore, dipende dal granulare riciclato fornito dal produttore.
E non si può sapere quanta plastica di colore verde o blu (per esempio) sia presente se non durante la produzione stessa.
In più anche i coloranti o gli additivi agiscono sulla variazione di colore.
Per questo motivo le plastiche in colorato scuro sono più semplici perché non presentano variazioni così evidenti.
Il problema si crea con plastiche con colorazioni più chiare.
Mi è capitato di confrontarmi con clienti che volessero acquistare flaconi in PE riciclato.
I clienti hanno poi fermato l’acquisto perché l’oggetto finale non aveva l’estetica prevista.
In particolare, nel PE riciclato si vedono delle “imperfezioni”, dei puntini sul materiale.
Si vuole parlare di green ma non tutti gli aspetti del green piacciono.
Aspetti come la trasparenza o la presenza di anomalie quali i “puntini” del PE sulla texture del prodotto.
Ma i “puntini” sono un valore aggiunto perché sono l’estetica green.
Vai alla quarta e ultima parte dell’intervista!
I progetti Steba: Intervista 4/4
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